Dopo un attimo

Come è piccolo lo spazio in cui viviamo. Possiamo viaggiare da un capo all’altro del mondo, ma il nostro mondo interiore rimane piccolo e circoscritto alla nostra debole curiosità. “Ma come?”, dici rispondendomi a queste poche righe. “Non per me, che corro tutto il giorno a fare questo, a fare quello, su e giù per una vita che non tira mai il fiato”. Certo, puoi avere anche ragione, ma cosa pensi dell’adesso, di ogni istante che hai vissuto? Non di un particolare momento che ti ha colpito, ma della serie infinita di istanti che hai bruciato, come fiammiferi umidi che non si accendono. Sono quelli gli istanti che allargano il nostro mondo, lo rendono così grande che ci pare una galassia infinita. Noi tendiamo a vivere a tappe, prima una, poi l’altra, ma nel mezzo?
Nel mezzo ci sta quel mare splendido della meraviglia, della serenità, dell’attimo tempo che non tornerà se non nel ricordo del nostro cuore. Ci concediamo pochi attimi in cui respirare dall’anima e troppi attimi in cui respiriamo con la pancia.
Oggi il cielo è splendido e le nuvole sparse sono bianche come batuffoli di cotone. È così anche da te? Il bosco è umido e profuma di funghi e nelle pozzanghere ci sono impronte di animali notturni, forse cinghiali, forse volpi, chissà. E da te cosa hai visto? Le case hanno le finestre spalancate e sembra respirino l’aria fresca di questa timida estate. Le persone curano i prati e le rose; sorridono e forse in questo istante sono veramente felici. È così anche da te? Osservo un uccello che si alza nel cielo. Segue le correnti calde ascensionali e non muove le ali. Volteggia portato da quell’invisibile corrente ed io con lui, girando in tondo sempre più in alto, attimo dopo attimo, nel tempo. E tu, ti concedi briciole d’infinito? O corri oltre cercando qualcosa che si trova solo fermandosi un poco a guardare.
Ora brontola un temporale lontano. Non arriverà fino a qua. Ma immagino le prime gocce cadere, rimbalzare sulle foglie delle querce e sparire nel terriccio morbido. Prima rade, poi sempre più tante, quando le nuvole piangono a dirotto per qualche torto subito (da noi).
E su te, piove questa voglia di serenità, di ritrovare il sorriso sincero che ti regala ogni singolo attimo?
Passeggia piano nel posto che vuoi, non ascoltare i pensieri, ma lasciali andare via, oltre te, oltre quello che potresti dirigere. Lascia che sia il fuori che entra dentro, così proverai che non c’è un dentro che non abbia un fuori.
Sorridi, ti prego e lascia a questo istante un tocco di magia.
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6 thoughts on “Dopo un attimo

  1. Questa vita, caro Spazio è fatta di attimi che si alternano fra un sorriso, un pianto e la sorpresa di esserci ancora
    Non esiste un fuori, se non si conosce prima, il proprio mondo interiore
    Grazie, ci “conosciamo” da diversi anni e la Tua sensibilità è sempre unica e bella
    Buon fine settimana 🙂

  2. Gli attimi …. restano sempre !
    🙂
    Un giorno di settembre il mese azzurro
    tranquillo sotto un giovane susino
    io tenni l’ amor mio pallido e quieto
    tra le mie braccia come un dolce sogno …
    Sopra di noi, nel bel cielo d’ estate,
    c’ era una nube ch’ io mirai a lungo
    bianchissima nell’ alto si perdeva
    e quando riguardai …. era sparita .

    E da quel giorno molte, molte lune
    trascorsero nuotando per il cielo …
    forse i susini ormai sono abbattuti,
    Tu chiedi che ne è di quell’ amore ?
    Questo ti dico : più non lo ricordo !
    E pure certo so che cosa intendi,
    pure il suo volto più non lo rammento,
    questo rammento : l’ ho baciata un giorno !

    Ed anche il bacio avrei dimenticato
    senza la nube apparsa su nel cielo :
    questo ricordo … e non potrò scordare,
    era assai bianca e giù venìa dall’ alto !
    Forse i susini ancor mettono fiori
    e quella donna ha forse sette figli,
    ma quella nube fiorì un solo istante
    e quando riguardai … sparì nel vento !
    @Bertold Brecht

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