Fosca fu, la sera

O malinconia, che nulla aggiungi al mio dolore,

con questo autunno non se ne vanno solo le foglie sui rami.

Se ne va una parte di me,

come la foglia caduta sul fiume, non può impedire che il fluire dell’acqua

ed il lento morire dell’onda,

ne segni il destino.

Giro i fogli del calendario,

ma non trovo lo stupore di un tempo.

Ecco la vita che mostra fugace il suo volto

ed ora le spalle,

come se stesse partendo verso altri dove,

altri luoghi in cui non ho motivo di stare.

Ma la foschia della sera non è destinata a durare con il ritorno del sole,

con il calore di un cuore che batte e che ha occhi per vedere

oltre la paura, oltre il dolore ed alle nostre semplici imperfezioni.

Perciò straccia queste parole,

sfidale, calpestale e rendile vane,

anche per me, che brevemente le ho amate.

.

..

.

5 thoughts on “Fosca fu, la sera

  1. Ho messo mi piace perché i tuoi versi sono sempre bellissimi, ma il senso è molto triste, il nuovo giorno è un inizio per tutti, non si smette mai di combattere.

  2. Silvia: grazie del tuo pensiero. Il senso è triste, perchè la realtà che descrive è triste. Ma la rabbia che straccia quelle parole, non è altro che un sorriso al mattino che sfida il dolore e si riprende la vita. Perchè cosi deve essere. E quando non possiamo farlo in prima persona, è bello sapere che c’è qualcuno che lo farà per noi ;). Notte serena

  3. “Non sono lunghi i giorni del vino e delle rose …. fra le nebbie del Tempo il sogno appare, e d’improvviso si perde” …
    😥
    °°°

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.